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MARINA KAZANKOVA

Per poter presentare Marina Kazankova in modo adeguato, il 10 marzo 2005, apneaworld.com ha organizzato con la piena collaborazione dell’Acquario di Cattolica un eclatante evento che ha avuto i momenti culminanti nell’immersione della campionessa russa nella grande vasca degli squali.

Assieme a Marina si è immerso il nostro Gianni Risso che ha vissuto da vicino l’emozione degli incontri ravvicinati con 18 squali (grandi squali tori, nutrice, pinna bianca).

Attraverso le grandi vetrate, le evoluzioni sono state seguite da una troupe di RAI TRE con il giornalista Emilio D’Angelo e da una nutrita schiera di ragazzini molto interessati. Alla fine dell’immersione i ragazzini e D’Agelo hanno posto una lunga serie di domande a Marina che sprizzava gioia da tutti i pori ed era felicissima per essersi immersa con degli animali che vengono giudicati pericolosi e in verità lo diventano soltanto quando si trovano in pericolo e vengono minacciati. Anche i ragazzini erano felicissimi e per lo spettacolo e hanno posto molte domande intelligenti.

Il reportage sull’immersione all’Acquario di Cattolica uscirà sul GT RAGAZZI nei prossimi giorni, sarà dalle ore 16.15 e appena possibile confermeremo il giorno esatto.

Da sottolineare che attraverso “Squalo Anch’io” l’Acquario di Cattolica sostiene da circa due anni il progetto “L’unica alternativa è l’educazione” teso a contrastare il “finning”, la pesca che sta sterminando gli squali con l’insensata richiesta di pinne ad uso “zuppa di pesce”

E’ la campionessa mondiale 2004 di apnea nella specialità “Blue Jump” con la strabiliante misura di 152,34 metri, Record Mondiale Assoluto. Proprio in considerazione dell’eccezionalità della prestazione la inseriamo a pieno titolo nella galleria dei Primatisti Mondiali.

Marina è nata in Russia il 4 agosto 1981, lontano dal mare, ma fin da piccina, precisamente dai sette anni, ha iniziato il suo rapporto con l’acqua. All’inizio in piscina con suo padre Pavel e poi, dai nove anni in mare. Il legame con il liquido elemento si è fatto sempre più stretto e, seguendo le orme, o per meglio dire la scia paterna, l’apnea è diventata una delle ragioni di vita della bella campionessa russa.

CURRICULUM

Attrice professionista ha già preso parte a quattro film e a una decina di spettacoli teatrali in Russia e in Italia. Ha lavorato come modella per campagne pubblicitarie e per diversi noti stilisti (Trussardi, Armani, Egon von Furstenberg. E’ testimonial della Mares per l’apnea.

Parla correttamente: russo, inglese,francese e italiano.

Hobbies: l’immersione in apnea e poi paracadutismo, parapendio, ippica, sci nautico, windsurf, nuoto, sci e…cucinare.

Piatti preferiti: il pesce al sale, le zuppe, le insalate e la pizza

Colore: azzurro

Attore: Adriano Celentano

Scrittore: Paulo Coelo 

Fidanzato: il mare

Occhi: blu

Capelli castano chiaro

Altezza 1,77

Petto 89: vita 60; fianchi 89

L’INTERVISTA

Aw – “Come hai iniziato a praticare l’apnea?

Marina – Per seguire mio papà che è campione nazionale di apnea e si è piazzato 3° al mondiale alle isole Hawaii. Una volta provato non sono più riuscita ad uscirne. E’ talmente bello e affascinante, ti trovi in un’altra dimensione, in un mondo senza lo stress della vita quotidiana in città. Ti trovi veramente a contatto con la natura, riprovi le sensazioni di pace e felicità di quando eri nel grembo materno. Ora l’apnea fa parte della mia vita”.

AW Fra tutte le attività che fai, in assoluto quale ti piace di più? 

Marina – Il cinema che mi appassiona ed è il mio lavoro e l’apnea che mi fa rivivere ogni volta che la pratico.Il cinema è il mondo della finzione, un mondo duro e difficile e così mi sfogo immergendomi, non importa se in mare o in piscina. Sott’acqua mi sento tranquilla e felice come un pesce.

AW – Dei tanti viaggi che hai fatto quale rimpiangi di più?

Marina – Le immersioni in Nuova Caledonia con molti squali difficili da capire e con i quali è difficile stabilire qualsiasi tipo di rapporto. Si devono lasciare a debita distanza per non rischiare e non si deve mai mostrar paura, in caso contrario potrebbero attaccarti.

AW – Hai mai passato dei brutti momenti sott’acqua?

Marina – Sono affogata un paio di volte. Ma il momento più brutto l’ho vissuto a nove anni. Eravamo con papà su una spiaggia dell’Oceano Pacifico e a un certo punto ci siamo buttati in acqua, mano nella mano, ma c’era il mare mosso con onde di sei/sette metri. A un certo punto un’onda mi ha strappato dalla mano di mio padre portandomi lontano da lui e facendomi sbattere la testa contro la sabbia del fondo. “Smetto istintivamente di respirare per non riempirmi d’acqua i polmoni, ma rimango senz’aria e mi rendo conto di non aver più la forza per rialzarmi. Penso per l’ultima volta ai miei cari e in quel momento sento una mano afferrarmi: è mio padre che mi solleva e mi salva”.

AW – Hai già visto molti mari nel mondo, dove vorresti fare le prossime immersioni?

Marina: andrei dappertutto e dove mi porta il cuore. Non ho una meta, ma il mio sogno d’infanzia è l’Australia per fare immersioni e surf . In attesa dell’Australia, caro Iskandar, ti prometto che presto verrò in Liguria per immergermi con lo staff di apneaworld.com!”.

RECORD DA GUINNESS

Da quando ero bambina avevo sempre sognato di far parte del libro del Guinness! Perchè è il libro per me! Il libro delle persone diverse, fuori dal comune, particolari, strani… Mi sono sempre sentita cosi!)

Qualche mese fa avevo ricevuto una chiamata da Gaby Coste. Mi aveva chiesto se mi andava di fare il tentativo del Record di Guinness… Certamente la mia risposta fu immediata. 2 settembre volo da Los Angeles a Bonaire (Caraibi) e scopro un isola meravigliosa con l’acqua cristallina e calda, sabbia bianca, asinelli, flamingo rosa, caprette, coralli e pappagalli! Gaby e Carlos Coste hanno organizzato Deepsea Challenge competizione di apnea in Statica, Immersione libera FIM, Assetto costante CTW, Assetto costante senza le pinne CNF e l’ultimo giorno della competizione il tentativo del Record del Mondo e Guinness. L’organizzazione perfetta: l’hotel con la piscina per la statica sulla spiaggia in un posto meraviglioso, dalla spiaggia alla piattaforma dove si svolge la competizione ci si arriva in 2 minuti di gommone o 15 minuti a nuoto. Cerco di trattenermi in competizione per non sprecare tutte l’energie, la mia meta principale è il Guinness!)

1 giorno statica e con 5.55 guadagno la medaglia d’oro e batto anche i maschietti
2 giorno Immersione libera, faccio 51 m. per abituarmi alla profondità
3 giorno 54 m. di costante senza le pinne e la medaglia d’argento
4 giorno 65 m. di costante e medaglia di bronzo

Marina’s style ai Caraibi e di fare immersioni, anche le competizioni in costume da bagno, per sentire l’acqua tiepida che scorre sulla pelle, la sensazione di connessione con la natura.

Ovviamente tutti i giorni con Carlos Coste, che fa il tentativo del record mondiale e Guinness maschile andiamo ad allenarci nella nostra “piscina naturale”. Lungo il lungomare c’è una piscina naturale fantastica con le cime sulla sabbia che fanno da corsie. Mettiamo la boa all’inizio della nostra cima, tutta l’attrezzatura: il costume, io uso quello da sirena, (perché vorrei lanciare il messaggio che l’apnea non e’ uno sport estremo fatto solo per gli uomini ma un bellissimo gioco e rilassamento per tutti, dai piccoli ai grandi che ci permette di essere liberi e felici e in sicurezza in acqua) la monopinna, maschera è zavorra. Carlos fa il suo riscaldamento: più di 2 minuti di statica e poi un bel tuffo. Lo seguo sopra con la tavoletta da nuoto. Ma quant’è veloce! Bel esercizio per me a stargli dietro. Poi faccio il tuffo io e lui mi segue. Mi piace più fare i tuffi senza il riscaldamento preparandosi psicologicamente.

9.09.2016 Il Giorno del Record.
La mattina non vado a fare il tuffo fondo, faccio un bagnetto al mare per sentire l’acqua! E’ molto tenera. Dopo pranzo controlliamo la corrente con Carlos nella nostra piscina naturale. Non’e’ tanto forte, il giorno precedente era molto forte. Carlos propone di nuotare contro la corrente per il record.
17.00 tutti i spettatori sono in spiaggia, basta camminare sul lungomare per vedere l’atleta che fa la sua performance. I Safety sono in acqua, giudici e video operatori in barca di appoggio e in acqua, notaio in barca, tutti pronti.

Metto il mio costume da sirena, sono la prima a fare la mia immersione. Arrivo alle due boe di partenza, safety Alejandro tiene il body board di appoggio, lo uso per prepararmi. Respiro, faccio una bella deconcentrazione, la carpa e parto passando sotto la cimetta tra le boa, è il nostro start. Comincio a volare in acqua, sabbia, pescetti, coralli, sento l’acqua scorrere sul mio corpo, ma quanto mi rilassa, sento il rumore dello scooter subacqueo di Tom il nostro operatore con le camere a 360 da Los Angeles. Abbiamo le freccette bianche che indicano la distanza sulla cima, non riesco a leggerle. La corrente e’ diventare piu’ forte e sento come mi frena anche la mia bella coda da sirena fa perdere la velocità, ma è cosi bello stare sott’acqua lo stesso. Finalmente riesco a leggere la distanza: 80 m, ammappete, con le mie sensazioni muscolari sono 150 m.(in piscina), continuo e a 120 m. comincio ad aiutarmi con le braccia, è quello che faccio dopo i 200m in piscina quando si stancano le gambe. A 150 m. c’è una freccetta blu che indica il precedente record di Carlos, la passo e sento che e’ l’ora! Faccio il record Mondiale e di Guinness femminile di 154.80 m! Baci, abbracci, applausi, foto, che bello vivere il mare e la vita.
Ora tocca a Carlos. Si prepara e fa 177m, batte il suo record precedente. In allenamento aveva fatto 195 m, ma la corrente era inferiore. Il tempo di permanenza sott’acqua per tutti e due e’ lo stesso 3 minuti.
Tutti i spettatori da tutto il mondo si buttano in acqua a festeggiare con noi! Ci facciamo una bella festa sott’acqua. Grazie Gaby, grazie Carlos, grazie i nostri giudici, notaio, video operatori, safety, amici per il sopporto e la realizzazione del mio sogno d’infanzia!

NUOVO SPETTACOLARE RECORD DI APNEA DI MARINA KAZANKOVA CHE FA POKER DI GUINNESS

La bella campionessa di apnea russa Marina Kazankova ha fatto poker di Guinness aggiungendo un nuovo primato alla sua già ricca collezione. Domenica 22 dicembre ha mantenuto la posizione di yoga “ponte” per la bellezza di 4’ e 28”.
La nuova spettacolare impresa le è riuscita nelle calde acque termali di Y-40, la piscina più profonda del mondo di Montegrotto Terme, nei pressi di Padova. L’evento è stato ancor più eclatante per il pubblico e per i media in quanto la Kazankova ha preso posizione sulla parte superiore di una fedele riproduzione del veicolo spaziale statunitense LEM immerso nella piscina nella ricorrenza del primo sbarco dell’uomo sulla luna.
In precedenza la bella russa aveva già al suo attivo tre primati registrati dal Guinness.
Nel 2016 la distanza percorsa in orizzontale in acque libere più lunga al mondo.
Nel 2017 la “Passeggiata subacquea più lunga al mondo in apnea”.
E nel 2018 “La danza più lunga al mondo in apnea”.

Ecco il resoconto che, appena è uscita dall’acqua, ci ha fatto Marina Kazankova. 
” Cosa devo fare mi sono chiesta in fase di concentrazione in superficie prima dell’immersione?
Devo mantenere la posizione yoga Ponte più di 3 minuti sott’acqua in apnea! Sembra facile, ma non lo è affatto! I piedi , le mani, le braccia e le spalle devono essere tutto il tempo appoggiati, la linea dalle spalle alle ginocchia deve formare una diagonale! Posizione poco adatta all’apnea, tensione nelle gambe, bacino, schiena, diaframma e le braccia! Per tenere i piedi a terra uso le ventose! Mi sento emozionata, il cuore batte come un matto! Ma è questo lo stato giusto per fare il record?
Sicuramente non lo e’! Attivo la mia preparazione psicologica al massimo ed espiro tutte le emozioni e tutti i pensieri! Respiro e mi preparo per immergersi! Mio papà Pavel, ex campione di apnea, fa il conto alla rovescia, mia figlia Angelica mi guarda e sento la sua tranquillità che mi rilassa! Ultimo respiro grande e via, comincio a cadere con le gambe in giù sulle ventose.
Ma sono troppo distante e devo fare 3 bracciate forti per arrivarci. 22 secondi per mettermi in posizione! 22 secondi preziosi. Ho consumato un bel po di ossigeno per arrivare sul tetto della navicella spaziale che è posizionata sul fondo del Y-40!

La mia profondità è poco più di 5 metri. Una volta in posizione cerco di rilassarmi usando la deconcentrazione e ascoltando la mia voce che avevo registrata come filo conduttore per il record, per spiegare le mie sensazioni agli spettatori. Il cuore va più forte del solito! Parte la prima contrazione diaframmatica, la rilasso e continuo a giocarci rilassando ogni contrazione che viene. Col tempo diventano sempre più forti e regolari!
Ora anche gli spettatori le vedono, tanto sono forti! Mi piace questo gioco e questa possibilità di aiutare le persone con i miei record di vivere le loro vite, di avere coraggio, di seguire i loro sogni e di essere felici! La mente comincia ad essere satura! È il momento giusto per uscire! Tolgo la cintura di piombi dal cesto, il tempo del tentativo si ferma quando alzo le mani, ma devo ancora risalire! Mi stacco dalla navicella e nuoto su verso il tappetino rosso, tenuto dal mio safety diver Andrey! Il mio custode. Ma quanto e saporito il primo respiro! Ho fame! Fame d’aria! Respiro con un immenso piacere e recupero!
Tutti si avvicinano con gli occhi luccicanti e mi fanno gli auguri! Ho fatto 4.28 min in posizione Ponte e 4.53 min sott’acqua. Per l’omologazione tutto è stato ripreso e registrato da tre telecamere subacquee e dal fotografo sub.
Sono immensamente grata a tutti quelli che mi hanno aiutato, a Y-40 e a tutto lo staff di ragazzi gentilissimi, a tutti i miei studenti, agli amici e a tutti gli spettatori. Senza di loro non ci sarei riuscita!. Ma non è ancora finita. Mia figlia Angelica di dieci anni, mi fa il regalo di scendere a 15 metri di profondità! 3 generazioni di apneisti Kazankova in azione! Sono al settimo cielo! Un grazie anche alle riviste SUB e Pescasub che seguono con assiduità e simpatia tutte le mie iniziative apneistiche. Anche noi la ringraziamo perché grazie alle sue originali iniziative i media parlano un po’ di subacquea in modo divertente e in grado di interessare ancora il grosso pubblico.
E’ triste dover constatare che da quando sono finiti i mitici duelli fra personaggi del calibro di: Pelizzari, Pipin, Maiorca, Mayol, Genoni giornali e TV non parlano più di apnea, mentre le altre discipline interessano soltanto gli addetti ai lavori e pochi appassionati.

Gianni Risso