Finalmente il mondo della subacquea torna alla ribalta grazie alle imprese estreme di una ventiseienne apneista croata che abbiamo definito la “Regina dei ghiacci”.
Si, perchè Valentina si cimenta da anni nella difficile disciplima delle nuotate in apnea sotto la spessa superficia ghiacciata dei laghi alpini e per l’occasione ha scelto quello di Anterselva, non nuovo a simili imprese.
Incuranti delle previsioni meteo avverse, lei e il suo magnifico staff, nel fine settimana del 23 e 24 febbraio, sono riusciti realizzare il programma e Valentina ha stabilito due nuovi primati mondiali di apnea dinamica sotto ghiaccio. Il primo giorno ha migliorato ampiamente il primato nella specialità con monopinna della giapponese Yasuko Ozeki portandolo da 126 alla bellezza di 140 metri. Il giorno dopo, fatto che non ha precedenti nella storia dei record di questo tipo, ha stabilito anche il record mondiale con due due pinne con la distanza di 80 metri. Da sottolineare anche il fatto che le prestazioni di per sè estreme sono avvenute sotto abbondanti nevicate.
Dell’evento hanno parlato media di tutto il mondo e noi l’abbiamo intervistata per saperne di più.
- Puoi ricordare il tuo primo record?
R – Si, il mio primo tentativo di record fu nel 2016. ma per via di mancanza organizzativa il record non venne omologato. Il record si ottenne a metà marzo sul lago di Anterselva, erano 111 metri e non mi ricordo il tempo. L’anno dopo, dunque 2017, il 12 Marzo, di nuovo sul lago di Anterselva, e qui feci 125 metri e il record divenne il primo record feminile riconosciuto dalla CMAS. - Perchè decidesti di dedicarti una specialità agonistica così difficile?
R – Da sempre volevo iniziare a praticare l’apnea agonistica, ma in quel periodo ero ancora minorenne e dunque non potevo praticarla (avevo 15 anni all’ epoca), dopo tre anni, che lavoravo nel diving di mio papà, ho conosciuto una coppia di persone favolose che giusto cercavano una ragazza che avrebbe tentato di fare questa impresa, io avevo giusto compiuto 18 anni e decisi di tentare questa impresa. - Puoi fare un riepilogo dei vari record che hai stabilito?
R – Eccolo:
2016 – record non omologato
Luogo – Lago di Anterselva, 1600m sopra il livello del mare,
111 metri con la monopinna;
2017 – primo record femminile mondiale omologato in dinamica sotto i ghiacci dalla CMAS
Luogo – Lago di Anterselva, 125m con la monopinna
Tempo: 1′ e 29″
2024 – ho ripreso il record femminile in dinamica mondiale CMAS sotto i ghiacci, sempre nel
Lago di Anterselva 140 metri con la monopinna
Tempo: 1′ e 43″
2024 – primo record femminile in dinamica con il bipinne sotto i ghiacci omologato dalla CMAS
ancora nel Lago di Anterselva, 80 metri con il bipinne
Tempo: 1′ e 20″
- Nei giorni scorsi hai stabilito altri due splendidi record. Quale fra tanti ti appaga di più?
Quello che mi appaga di più è il record dei 140 metri con la monopinna. - Puoi darci i dettagli dei tuoi due ultimi record?
R – Le attrezzature degli ultimi due record sono diverse da quelli che stabilii nel 2016 e nel 2017 quando avevo attrezzature custom.
Quest’anno ho usato attrezzatura SEAC, monopinna Goldfin, zavorra Lobster neck weight. La muta su disegno di mio fratello e’ stata fatta dalla Idra SUB. - Puoi ricordare i nomi e le mansioni dei tuoi assistenti.
R L’organizzazione dell’ evento e’ stata fatta dal club sportivo Croatia-Apnea (Rovigno), la sicurezza durante il record e’ stata gestita dalla ditta Rescue Adriatic Maritime Services. Un grazie particolare al team di riprese video di Fabio Ferioli , a Predrag Vuckovic Extrem Photographer e a Stefan Aufschnaiter per la coptura Media, hanno fatto un lavoro eccezionale. Non bisogna dimenticare anche il mio club di Zagabria, RK Submania, che mi da la possibilità di allenarmi in piscina con i migliori apneisti Croati. - Hai in programma per il futuro di migliorarti ancora o aspetti che siano superati per rientrare nelle lotta?
R – Credo che il fascino dell’apnea sia anche questo che qualcuno superi i tuoi tentativi. Per ora vorrei migliorare le mie prestazioni in piscina per continuare a far parte della nazionale croata d’ apnea e riuscire a fare il limite per partecipare al mondiale a Belgrado.
Concludiamo la cronaca ricordando che l’ideatore della specialità è stato nel 1996 l’apneista di Aosta Nicola Brischigiaro, un montanaro che aveva una grande passione per l’apnea e per le imprese estreme. Brischigiaro iniziò nel 1996 nel Lago Verney con un modesto percorso di 25 metri. Servi a… rompere il ghiaccio e negli anni a seguire continuò a migliorare e stabilì una decina di primati nelle varie specialità apneistiche. Come valore aggiunto dal 1997 i sui primati sotto ghiaccio furono seguiti da specialisti dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea che trasse utili informazioni. Nel 2006 Brischigiaro si ritirò dall’agonismo estremo, presente anche il mitico Enzo Maiorca e da allora ha un suo centro sportivo per il nuoto e l’apnea e ha l’Apnea National School. Anche Nicola Brischigiaro si congratula vivamente con Valentina e le augura di continuare sulla strada che ha intrapreso che le darà ancora molte soddisfazioni perchè le emozioni che si provano in azione sotto ghiaccio sono straordinarie, uniche.
Gianni Risso
LE BELLE FOTO DI VALENTINA CAFOLLA SONO DI PREDRAG VUCKOVIC. QUELLE DI NICOLA BRISCHIGIARO DI GIANNI RISSO