Home » ALESSIA ZECCHINI

ALESSIA ZECCHINI

In decenni di attività di fotoreporter del mondo sommerso, ho fotografato sott’acqua la maggior parte dei primatisti mondiali di apnea profonda. Per presentarli ho usato appellativi come re degli abissi, l’uomo pesce, la leggenda dei mari. Di recente ho conosciuto e fotografato una giovane apneista che in appena cinque anni ha già accumulato un palmares straordinario, che fa di lei, a pieno titolo, la più grande agonista della storia dell’apnea. E’ Alessia Zecchini. Le sue doti naturali, le sue prestazioni, la sua simbiosi con l’acqua e la sua bellezza, fanno pensare seriamente che si tratti di una creatura anfibia. Mi piace immaginare che Alessia sia una discendente della regina di Atlantide. Ma vediamo di conoscerla meglio. E’ nata a Roma nel 1992. E’ laureata in Scienze Motorie e possiede i vari brevetti di specializzazione apnea FIPSAS – CMAS. Ha già ottenuto il Premio CONI Lazio nel 2014, la Medaglia d’oro al Valore Atletico e nel 2017 il Trofeo www.apneaworld.com. Attualmente detiene ben 5 record mondiali in 5 specialità differenti dell’apnea, ha realizzato 9 record mondiali, detiene 6 titoli italiani e ha vinto 8 medaglie d’oro ai campionati del Mondo. Nessuno aveva mai accumulato un simile bottino in pochi anni. Arbiter – Alessia come ti vedi? Alessia – Sono una ragazza di 26 anni, solare e molto determinata su quello che mi prefiggo di fare. Arb – Come ti è venuta la passione per l’acqua e l’apnea? Ale – A 11 anni al corso di nuoto in piscina mi appassionava il nuoto subacqueo e in particolare la rana. Riuscivo già a fare 25 metri sott’acqua. A 13 anni ho preso il primo brevetto di apnea e poi ho dovuto aspettare fino a 18 anni per fare agonismo. E’ stata una dura attesa ma poi mi sono scatenata. Al primo campionato primaverile ho vinto due medaglie d’argento e poi è stato un crescendo continuo. Arb – Ti sei ispirata a qualche grande campione del passato? Ale – Il mio punto di riferimento è stato il pluricampione mondiale di apnea Michele Tomasi e direi anche la grandissima apneista russa Natalia Molchanova, purtroppo deceduta sott’acqua. Arb – Con chi ti alleni? Ale – Con Martin Zajac. Arb – Quanto tempo dedichi agli allenamenti? Ale – A Roma 4 ore al giorno: mattina in piscina e pomeriggio in palestra. Sui teatri delle gare in mare, discese in profondità alla mattina e esercizi a secco il pomeriggio per mantenere la forma. Arb – Qual è la tua capacità polmonare? Ale – Sui 6 litri, ma con la tecnica della … carpa riesco ad arrivare a 7,5. Arb – Qual è la tua capacità polmonare? Ale – Sui 6 litri, ma con la tecnica della … carpa riesco ad arrivare a 7,5. Arb – Hai mai avuto paura sott’acqua? Ale – Mai! Faccio sempre tutto nella massima sicurezza. Arb – Quale creatura marina ti piace di più? Ale – Senza dubbio lo squalo. E’ un animale perfetto, mi affascina veramente vederlo nuotare è fantastico e mi da grande emozione. Arb – In quali paradisi subacquei ti sei già immersa? Ale – Messico, Grecia, Bahamas, Turchia, isole siciliane. Nel 2019 conto di andare alle Galapagos a coronamento di un sogno. Arb – Quale metti al top? Ale – Le Maldive, dove ho nuotato in armonia e libertà con tante creature del mare. Arb – Ora parlaci un po dell’attrezzatura che usi. Ale – Nei mari caldi la muta Be One Salvimar da 1,5 mm, nel Mediterraneo la Be One da 3 mm. Per le prove dinamiche in piscina la idrodinamica muta Zeero thermo da 1,5 mm. Pinne Fluyd in fibra di carbonio e maschera Noah Salvimar. Arb – E come controlli i tuoi tempi? Ale – Sott’acqua uso l’ orologio One salvimar specifico per l’apnea. Fuor d‘acqua uso solo un comune orologio Zitto. Arb – A proposito, cambia in qualche modo la tua percezione del trascorrere del tempo fra quando sei sotto e fuori? Ale – No, passa sempre allo stesso modo. Ma quando sono fuori visualizzo l’ora quando lo voglio io premendo un pulsantino. Arb – Come fai a… fermare il tempo, quando fai delle discese mozzafiato o dei percorsi infiniti? Ale – Il supporto mentale è fondamentale. Bisogna avere un controllo assoluto delle proprie capacità e delle proprie emozioni. Sono fattori estremamente importanti per le mie discipline. Mi servono anche per fare più volte nei giorni precedenti la visualizzazione delle performance che programmo e preparo in ogni minimo particolare per evitare errori e imprevisti. Arb – Alcuni profondisti del passato si preparavano e concentravano con tecniche yoga, zen ecc… tu cosa fai? Ale – Io faccio esercizi di respirazione sotto il mio controllo e so gestire autonomamente la mia respirazione per arrivare ai massimi risultati. Arb – Puoi dare qualche consiglio a chi volesse fare seriamente apnea? Ale – Avere una buona preparazione fisica aiutandosi con bici e corsa, imparare a respirare pienamente sfruttando al 100%: polmoni, pancia e torace. Imparare a rilassarsi sott’acqua, nuotare e acquisire acquaticità per entrare come pesci nel fantastico mondo subacqueo. Arb – In conclusione, quale record vorresti battere? Ale – Vorrei entrare in possesso contemporaneamente di tutti i primati mondiali delle specialità CMAS. Gianni Risso Foto: Gianni Risso e archivio Salvimar.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *