Daniel Mercier, uomo, subacqueo e, soprattutto: inventore, fondatore, animatore e presidente del “Festival Mondial de l’Image Sous Marine” di Antibes, considerata la manifestazione subacquea più importante del mondo.
INTERVISTA A DANIEL MERCIER
AW – Puoi parlarci del tuo carattere ?
MERCIER – Sono conciliante, amabile ma posso diventare collerico se provocato.
AW – Con quale spirito affronti la vita ? sei pessimista o ottimista ?
MERCIER – Sono molto pessimista, ma provo a vivere in maniera ottimista e così riesco ad avere una vita appassionante.
AW – Qual’è stata la più grande soddisfazione della tua vita ?
MERCIER – Scoprire la natura e in particolare l’immersione subacquea che mi ha appassionato e riempito la vita.
AW – E qual’è stato il momento più bello sott’acqua ?
MERCIER – Sono stati tanti e li ho vissuti ogni volta che ho condiviso le immersione con altri.
AW – Ti sei immerso in tutti i mari del mondo, dove hai provato le emozioni più forti ?
MERCIER – Sicuramente nelle acque del Mediterraneo.
AW – Dopo tanti anni spesi nell’organizzare e rendere sempre più interessante il Festival, hai ancora degli stimoli ?
MERCIER – Sicuramente. E ti confesso che le difficoltà che incontro mi stimolano a mi tengono impegnato in nuove battaglie e la cosa mi soddisfa di più che star lì a cullarmi sugli allori.
AW – Festival a parte, di che cosa sei più fiero della tua lunga carriera subacquea ?
MERCIER – L’aver creato numerosi organismi attivi in tutto il mondo per promuovere con serietà l’attività subacquea da praticare in piena sicurezza come :
nel 1965 lo Spondyle Club che ha formato oltre cinquemila giovani subacquei, parte dei quali sono diventati famosi e frequentano assiduamente il Festival a più di quarant’anni dal loro primo brevetto d’immersione.
– Nel 1973 le Guides de la Mer
– Nel 1974 il Festival Mondial de l’Image Sous – Marine
– Nel 1992 il CEDIP per l’Europa.
AW – Passando dall’acqua al vino, puoi citare i vini francesi e italiani che preferisci ?
MERCIER – Sono un vero estimatore dei Bourgogne bianchi e rossi , oggi ci sono molte possibilità di scelta ma ho una predilezione per il Pourmard (rosso) e il Rully (bianco). In quanto ai vini italiani il Brunello di Montalcino e un buon Barolo sono sicuramente i miei preferiti.
AW – Dai vini alla cucina, quali sono i tuoi piatti preferiti ?
MERCIER – Amo la cucina francese che è considerata come la migliore a deve molto a quella italiana e in particolare alle influenze positive dei Madici (condimenti, cottura al dente, paste e dolci). I francesi erano soprattutto abili nella cottura e nel trattamento delle carni e l’incontro fra le culture culinarie italiana e francese hanno portato all’eccellenza !
Per me ci sono tre nazioni al vertice per la cucina e per i vini. La Francia che io conosco bene,l’Italia e la Spagna. Amo molto anche la cucina giapponese e gusto piatti eccellenti in molte parti del mondo. Devo dire che anche per i vini ci sono buone produzioni in : Cile, Australia e Africa del Sud. Penso di essere stato chiaro : amo la buona cucina e i vini giusti.
AW – Che cosa ti disturba di più nel comportamento delle persone ?
MERCIER – La mancanza di rispetto per gli altri. Gli ignoranti che pensano di essere i soli portatori della verità.
AW – E che cosa apprezzi di più nei tuoi simili ?
MERCIER – Il mantenere la parola data e la coerenza.
AW – Che cosa apprezzi di più delle donne ?
MERCIER – è un tema sul quale non vorrei cimentarmi, ma io le amo tutte, ma una sola vita non mi permette di amarle tutte!
AW – Hai dei rimpianti ?
MERCIER – Sono pronto a rifare la stessa vita, ma mi dedicherei di più alla didattica professionale, alle attività CEDIP. Ho dedicato troppo tempo agli organismi e alle associazioni sportive e amatoriali. Avrei dovuto dedicare più tempo alla professionalità e all’efficacia dell’attività di formazione, didattica e tecnica.
AW – Hai conosciuto un mare di presonaggi celebri nella tua vita, quali ti hanno impressionato di più ?
MERCIER – Sicuramente il comandante Philippe Tailliez, Guy Poulet, Luigi Ferraro, Victor de Sanctis, Hans Hass e tanti altri che mi hanno aiutato per realizzare e mantenere il Festival.
AW – Avrai visto centinaia di migliaia di foto subacquee, che consigli puoi dare a chi vuol ottenere buoni risultati anche nei concorsi ?
MERCIER – Non sono uno specialista di fotografia subaquea, ma per me una immagine deve essere un’opera artistica che deve suscitare delle emozioni.
AW – Cosa si dovrebbe fare per rendere più popolare la pratica degli sport subacquei ?
MERCIER – Per sviluppare il nostro sport si dovrebbero creare delle stazioni o centri d’immersione come si fa da molto tempo per gli sport invernali sulla neve, aperti a tutti e a tutti i livelli, con la presenza di istruttori seri e preparati veramente come lo sono i maestri di sci. Si dovrebbe spingere la pratica del nuoto pinnato, lo snorkeling, l’apnea per tutti e non soltanto quella finalizzata ai record ! Si dovrebbe sfruttare meglio l’immagine dei personaggi pubblici che praticano l’immersione. Gli istruttori dovrebbero stimolare di più i nuovi brevettati a godersi le immersioni e non pensare soltanto a vendere una serie di brevetti.
AW – In sintesi, come puoi definire la tua vita ?
MERCIER – L’ho consacrata a creare e formare tanti subacquei felici.