E’ stata presentata nei giorni scorsi dalla Regione Liguria la nuova versione di un atlante con la cartografia degli habitat sottomarini della Liguria, comprese le praterie di Posidonia oceanica e i più importanti popolamenti marini costieri. Gli autori Stefano Coppo, Giovanni Diviacco ed Elena Montepagano hanno fatto un imponente lavoro di aggiornamento e perfezionamento della prima versione dell’atlante che era stata pubblicata nel 2006.
Da allora, il competente ufficio regionale, il Settore Ecosistema Costiero e Acque, ha continuato ad aggiornare le informazioni cartografiche, ha acquisito dati e ha ampliato le zone monitorate.
Il frutto del sapiente lavoro di ricerca e raccolta ha portato alla nuova versione che ha 85 grandi tavole cartografiche stampate a colori su carta, mentre il testo dedicato agli aspetti descrittivi e a quelli metodologici e gestionali, essenziale parte integrante della mappatura, è messo a disposizione in veste informatica (come anche la cartografia interattiva in formato Gis e WebGis) tramite il portale ambientale ligure.
L’Atlante ha confermato anche l’utilità e la praticità della tradizionale, ma sempre valida, stampa su carta, soprattutto quando si tratti di discutere “intorno a un tavolo” con amministratori, progettisti, consulenti e cittadini. Rispetto alla prima edizione, gli aggiornamenti sono notevoli a in particolare riguardano: miglio definizione della linea di costa al confine di terra; più precisa indicazione delle profondità e delle conoscenze passate dai 50 ai 100 metri; miglior perimetrazione della zona ai piedi delle scogliere, regno delle alghe fotofile e sciafile; miglior mappatura delle praterie di Posidonia oceanica e più completa e precisa individuazione degli habitat del Coralligeno e delle barriere coralline. Hanno collaborato alla monumentale opera: Adriano Musitelli, Piero Ferrari, Francesca Panizzoli, Cinzia Primerano e il fotografo subacqueo Massimo Corradi.
Alla presentazione che si è tenuta nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria in Piazza De Ferrari sono intervenuti: l’Assessore regionale Raul Giampedrone e numerosi biologi marini, direttori di aree marine protette e ricercatori .