Home » DA MAREONLINE.IT E APNEAWORLD.COM UN TRIBUTO AD ALESSIA ZECCHINI

DA MAREONLINE.IT E APNEAWORLD.COM UN TRIBUTO AD ALESSIA ZECCHINI

Oro zecchino è il nome che da oltre cinque secoli, da quando nella zecca di Venezia si coniavano i ducati d’oro, si da al prezioso metallo quando è nella sua “forma” più pregiata, ovvero a 24 carati, o se si preferisce con una purezza del 999,9 per mille. Oro Zecchini è invece il soprannome che si è conquistata una giovane e affascinante apneista romana, che di nome fa Alessia e di cognome, appunto, Zecchini. Un’atleta capace di recitare da anni il ruolo di protagonista assoluta sulla scena del profondismo in apnea, come testimoniano una volta di più i recenti primati mondiali di apnea profonda. Due nuovi record stabiliti alle Filippine, nelle calde acque delle isole Camotes durante il “Camotes Freediving Challenge 2024”, un importante incontro internazionale riservato ai profondisti più accreditati, dove Alessia “Oro” Zecchini ha dominato la scena prima nell’immersione libera, senza pinne, raggiungendo una profondità di -104 metri ottenuto con il tempo totale di 3′ e 46 per poi toccare quota -105 metri con il tempo di 3′ e 15 il giorno seguente nella specialità “con le due pinne” scendendo a -105 metri con il tempo di 3′ e 15. Due primati che hanno fatto affermare a Gianni Risso, pioniere della
fotografia e del giornalismo subacqueo che ha seguito i record e la storia di quasi tutti i profondisti degli ultimi decenni , che “siamo di fronte ormai senza dubbio alla più grande specialista di tutti i tempi. Le sue doti naturali, le sue prestazioni, la sua simbiosi con l’acqua – oltre alla sua bellezza – fanno pensare seriamente che si tratti di una creatura anfibia”, ha aggiunto Gianni Risso. “Mi piace immaginare che Alessia sia una discendente della regina di Atlantide”. Una regina indiscussa che al termine della nuova impresa non si è certo scordata dalla sua “corte” pronta ad assisterla nella preparazione e nella realizzazione di ogni nuova impresa: A cominciare da Gianfranco Concas, che l’apneista d’oro ha ringraziato “dal profondo del cuore per guidarmi e supportarmi sempre, senza il quale non sarei mai stata in grado di godermi ogni tuffo come sto facendo negli ultimi anni”, per proseguire con “Fabrizio Ceci “che da quest’anno è accanto a me ed è riuscito a prepararmi fisicamente al meglio, curando ogni dettaglio, evitando qualunque tipo di infortunio e donandomi tantissima forza e consapevolezza per affrontare ogni prova al meglio”; alla fisioterapista Caterina Buononimi “che mi ha aiutato a superare l’infortunio alla schiena di quest’estate e di “aggiustare” ogni disfunzione del mio corpo ogni volta”. Senza dimenticare “tutto il Team di @camotesfreediving, meraviglioso; gli sponsor @salvimar.watersports, @imilani20, @seikoitalia, @forditalia e @solgar_italia_multinutrient per i supporto dato per realizzare nuovi sogni”. E, dulcis in fundo ( non potrebbe essere altrimenti) un immenso grazie “alla mia famiglia, al mio compagno, a Stephen che è sempre nel mio cuore e nei miei pensieri e a tutti coloro che mi vogliono bene”. Perché, ha aggiunto l’apneista più forte di sempre, “Da soli ci si sente forti ma insieme, lo si diventa veramente”. O meglio, fortissimi, praticamente imbattibili, come ha commentato sempre Gianni Risso che al rientro in Italia di Alessandra Zecchini l’ha incontrata per “raccontarla” su mareonline.it. Un’intervista che Gianni Risso ha voluto far precedere da una piccola – grandissima premessa: ” in decenni di attività di fotoreporter del mondo sommerso, ho fotografato sott’acqua la maggior parte dei primatisti mondiali di apnea profonda, da Mayol a Pipin, da Maiorca ad Angela Bandini. E poi Pelizzari, Makula, Tanya Streeter, a tanti altri. Per presentarli ho usato appellativi come re degli abissi, l’uomo pesce, la leggenda dei mari. Ma Alessia Zecchini è un fenomeno a sè. In pochi anni di attività ha stabilito e detiene un numero di record mondiali che non ha precedenti nelle specialità più significative dell’apnea profonda e perfino nell’apnea dinamica indoor. Lo straordinario palmares che vanta fa di lei, a pieno titolo, la più grande agonista della storia dell’apnea”. Una premessa seguita dall’intervista realizzata con la “stella assoluta” dell’apneismo di cui Gianni Risso ha tracciato anche una sinteticissima “scheda”: nata a Roma nel 1992, laureata in Scienze motorie, in possesso di vari brevetti di specializzazione apnea Fipsas– Cmas, premiata con la medaglia, ovviamente d’oro, al Valore atletico e nel 2017, dallo stesso Gianni Risso, con il Trofeo www.apneaworld.com. Ecco l,’intervista. Come è vnata la passione per l’acqua e l’apnea? ” A 11 anni al corso di nuoto in piscina mi appassionava il nuoto subacqueo e in particolare la rana. Riuscivo già a fare 25 metri sott’acqua. A 13 anni ho preso il primo brevetto di apnea e poi ho dovuto aspettare fino a 18 anni per fare agonismo. E’ stata una dura attesa ma poi mi sono scatenata. Al primo campionato primaverile ho vinto due medaglie d’argento e poi è stato un crescendo continuo”. ” Ti sei ispirata a qualche grande campione del passato? “Il mio punto di riferimento è stato il pluricampione mondiale di apnea Michele Tomasi e direi anche la grandissima apneista russa Natalia Molchanova, purtroppo deceduta sott’acqua”. Quanto tempo dedichi agli allenamenti? “A Roma quattro ore al giorno: mattina in piscina e pomeriggio in palestra. Sui teatri delle gare in mare, discese in profondità alla mattina e esercizi a secco il pomeriggio per mantenere la forma”. Qual è la tua capacità polmonare? “Sui 6 litri, ma con la tecnica della … carpa riesco ad arrivare a 7,5”. Hai mai avuto paura sott’acqua? “Mai! Faccio sempre tutto nella massima sicurezza”. Quale creatura marina ti piace di più? “Senza dubbio lo squalo. E’ un animale perfetto, mi affascina veramente vederlo nuotare è fantastico e mi da grande emozione”. In quali paradisi subacquei ti sei già immersa e quali metti al top? “Messico, Grecia, Bahamas, Turchia, Filippine, isole siciliane.A In vetta alle mie preferite ci sono le Maldive, dove ho nuotato in armonia e libertà con tante creature del mare”. Cambia in qualche modo la tua percezione del trascorrere del tempo fra quando sei sotto e fuori? “No, passa sempre allo stesso modo. Ma quando sono fuori visualizzo l’ora quando lo voglio io premendo un pulsantino”. Come fai a… fermare il tempo, quando fai delle discese mozzafiato o dei percorsi infiniti? “Il supporto mentale è fondamentale. Bisogna avere un controllo assoluto delle proprie capacità e delle proprie emozioni. Sono fattori estremamente importanti per le mie discipline. Mi servono anche per fare più volte nei giorni precedenti la visualizzazione delle performance che programmo e preparo in ogni minimo particolare per evitare errori e imprevisti”. Alcuni profondisti del passato si preparavano e concentravano con tecniche yoga, zen ecc… tu cosa fai? “Esercizi di respirazione sotto il mio controllo e so gestire autonomamente la mia respirazione per arrivare ai massimi risultati”. Attualmente quali attrezzature utilizzi? “Le mute di serie B-one di di Salvimar, in acque calde spessore 1,5 mm e nel Mediterraneo da 3 mm. Mascherina specifica per apnea Noah e occhialini “Incredibili” realizzati espressamente per l’apnea e di serie” Puoi dare qualche consiglio a chi volesse fare seriamente apnea? “Avere una buona preparazione fisica aiutandosi con bici e corsa, imparare a respirare pienamente sfruttando al 100 per cento: polmoni, pancia e torace. Imparare a rilassarsi sott’acqua, nuotare e acquisire acquaticità per entrare come pesci nel fantastico mondo subacqueo”. Pensieri e parole di una straordinaria campionessa (che grazie alle sue imprese sportive ma anche di scrittrice, del libro” Apnea – Viaggio nelle profondità del corpo e dell’Oceano” ha riportato l’attenzione dei media e del grosso pubblico sulla subacquea dopo l’addio all’attività di Angela Bandini e più di recente dei fenomenali Umberto Pelizzari, Gianluca Genoni e Pipin Ferreras ) che, invitata da ultimo a dare una definizione di se stessa ha risposto: ” Sono una ragazza di 26 anni, solare e molto determinata su quello che mi prefiggo di fare”. Poche parole ma perfette per raccontare “in profondità” una straordinaria atleta il cui talento, è apparso fin da subito “profondissimo” a esperti del settore come Massimo Quattrone, team manager e responsabile sviluppo prodotti di Salvimar ha supportato la campionessa romana “non appena ha iniziato a praticare il profondismo perché ha capito che aveva veramente la stoffa per sfondare) o i responsabili della ditta Coltri, che in passato ha sponsorizzato Makula e Brischigiaro, e che hanno affiancato più di recente Alessia Zecchini “anche per permettere agli sportivi di vedere i bellissimi luoghi teatro delle imprese della campionessa e magari recarvisi per immersioni con le bombole”.