AI MONDIALI DI FOTOSUB IN ALBANIA PIOGGIA DI MEDAGLIE PER L’ITALIA
L’Italia è da sempre la patria di artisti eccelsi ed è la nazione che, senza ombra di dubbio, vanta il più imponente patrimonio artistico del Mondo.
Ma non tutti sanno che da quando sono iniziati i campionati mondiali di fotografia subacquea, che ormai considerata come un’arte minore, i fotografi italiani sono sempre al vertice delle classifiche internazionali.
La brillante tradizione è continuata anche ai Campionati Mondiali CMAS che si sono svolti dal 9 al 12 ottobre a Saranda, in Albania dove gli azzurri si sono aggiudicati sette medaglie: una d’oro, due d’argento e quattro di bronzo. Nel Mondiale di Fotografia Subacquea, Fabio Iardino, ha conquistato, coadiuvato dalla modella Chiara Scrigner, sia l’oro nella categoria “grandangolo senza modella”, sia l’argento nella categoria “foto a tema”. Molto bene anche l’altro fotografo azzurro in gara, vale a dire Davide Lombroso, che, unitamente alla modella Elena Piccoli, ha ottenuto ben tre medaglie di bronzo: una nella categoria “smartphone”, una nella categoria “foto creativa” e una nella categoria “foto a tema”.
A regalare le altre due gioie all’Italia è stato il componente il team azzurro di video sub, Antonio Palermo, che, coadiuvato dall’assistente Alfio Scuderi, è riuscito a portare a casa anche quest’anno, bissando così il risultato di Varadero, due medaglie: una d’argento nella categoria “unedited movie” e una di bronzo nella categoria “Movie” con il film “The sea is my paradise”. Il ricco bottino è frutto anche della saggia conduzione tecnica di: Michele Davino (Direttore Tecnico), Mario Genovesi (Capo Delegazione) e Gian Melchiori (Direttore Tecnico)
“Mareonline” E APNEAWORLD.COM hanno intervistato in esclusiva Davide Lombroso, il più titolato fra i componenti della nazionale italiana.
Davide ci parla subito della sua impagabile modella Elena Piccoli.
“Elena è una subacquea eccezionale, istruttrice e con doti acquatiche eccelse, andare in acqua con lei mi dà sicurezza e tranquillità. Come modella ha già lavorato in passato con tanti fotografi subacquei quindi non l’ho scoperta certo io; da quando abbiamo iniziato a lavorare insieme nel 2022, abbiamo sviluppato una conoscenza ed un’affinità che ci ha regalato successi e gioie. Ad oggi non serve che ci parliamo sottacqua, basta che io mi posizioni per fare la foto e lei sa esattamente come e dove muoversi. Siamo un ottimo Team, la nostra intesa fotografica secondo me è perfetta. sicuramente è parte determinante dei successi e non solo nella foto ambiente con modella”
- Ma Davide prima di arrivare alla fotografia subacquea si era distinto anche nella caccia fotografica, specialità nella quale aveva vinto la bellezza di 4 titoli italiani nella categoria “Reflex ARA”. E ci spiega che a un certo punto è passato alla “Fotografia subacquea agonistica” per trovare nuovi stimoli e perché non trovava più divertente inseguire i pesci. Nella fotografia si può spaziare molto di più in creatività e tecnica, osando anche fuori dagli schemi e magari pagandone le conseguenze, ma questo non lo ha mai spaventato né fermato. Aggiunge che la difficoltà maggiore è stata ragionare in modo schematico, nella fotografia devi identificare il soggetto e svilupparlo nella sua forma più accattivante.
Ricordiamo per la cronaca l’eccezionale palamares di Davide Lombroso.:2019 Campione Italiano Individuale Reflex; 2020 Campione Italiano a Squadre con Claudio Zori, con il CiCa Sub Bogliasco; 2021 Campione Italiano Individuale Reflex;2022 Campione Europeo Categoria Creativa e Vice Campione Europeo Categoria ambiente con Modella; 2023 Vice Campione Individuale Reflex; 2024 Tre medaglie di Bronzo ai Mondiali in Albania, Categoria Creativa, Categoria Tema “echinodermi”, Categoria smart Device. Campioni del Mondo a Squadre con Elena Piccoli, Fabio Iardino e Chiara Scrigner. – Sono risultati eclatanti e secondo me in Albania le foto di Lombroso non sono state valutate in modo giusto e avrebbe meritato una medaglia d’oro e una d’argento. La mia affermazione si basa sulla mia esperienza di decenni di attività sia professionale sia sportiva. Da tanti anni, collaboro con molte riviste italiane e straniere, prima su tutte SUB. Sono stato decine e decine di volte in giuria di campionati, (Compresi i Campionati di Francia) trofei, concorsi (Medas, Antibes, Russia, Grecia). Ho visto le foto premiate in Albania e quelle di Lombroso erano superiori. Purtroppo, come spesso accade, ragioni …. sommerse hanno condizionato le scelte della giuria. Sull’argomento Lombroso afferma che non è solito a commentare le giurie, e dice che “se fai uno sport soggetto al giudizio esterno e personale devi accettarne le conseguenze anche se non si è d’accordo”
Ci facciamo spiegare come ha fatto la foto premiate. La foto creativa è nata a Maggio con un idea che poi abbiamo sviluppato strada facendo, con delle “maschere” costruite a doc e le bolle in uscita da un tubo trasparente. La foto “tema”, per dare evidenza ad un soggetto come il riccio, ho subito pensato ai fuochi d’artificio, e con una tecnica di differenza di colore li ho portati ad esprimere quello che volevo, sono molto contento di questa foto e, sia io sia Elena, avevamo aspettativemolto alte, forse non siamo riusciti a far passare completamente il messaggio
La foto con smart device, era una novità di quest’anno ed ammetto non ci ho dedicato molto tempo, ma alla fine ci ha dato soddisfazione
In gara Davide ha utilizzato attrezzatura fotografica Nikon per macchina ed obiettivi, in custodia stagna Isotecnic e Flash della stessa ditta italiana. Attrezzatura subacquea tutta di serie della Mares. Per concludere gli chiediamo un parere sulla zona di gara. Afferma che le aspettative erano molto alte, si parla dell’Albania come la nuova frontiera del turismo, ma purtroppo il meteo non ha aiutato e forse le piogge hanno alimentato l’acqua a diventare torbida, in alcune zone la visibilità era ridotta a soli 2 massimo 3 metri. I fondali sono i classici adriatici, non tantissimo colore, mentre i relitti sono molto belli. Insomma è stato un Campionato complicato dal punto di vista fotografico.
Gianni Risso